Il cacciatore di libri

"Io, Jack e Dio" di Andrea De Carlo e "Uvaspina" di Monica Acito

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Sinopse

Fin da piccoli Mila e Jack si vedono in estate sulla Riviera Adriatica e sono grandi amici finché Jack non dà più sue notizie per sette anni. Ricompare nella vita di Mila in circostanze particolari: durante la sua assenza è diventato frate. Appartiene, però, a un movimento religioso sui generis (ci sono frati uomini e donne) che mette in discussione le Sacre Scritture e coltiva il dubbio. È la storia raccontata, con una costante sottile ironia, da Andrea De Carlo in "Io, Jack e Dio" (La nave di Teseo). Nella seconda parte parliamo di "Uvaspina" romanzo d'esordio di Monica Acito (Bompiani). Una lingua che è un mix di italiano e di espressioni napoletane per raccontare una storia di legami viscerali. I protagonisti sono Carmine, soprannominato Uvaspina, la sorella Minuccia, e la madre, soprannominata la "spaiata", una donna esagerata e a volte anche volgare. Tutti gli equilibri familiari girano intorno a Minuccia, ragazza aggressiva e violenta sia a parole sia a gesti. Uvaspina subisce l'eccentricità della sor